Dal bordo Lago, alla riva lagunare veneziana
Dal Garda a Venezia: il viaggio delle Galee per montes e un Veneto da scoprire
C’è un antico racconto che solca le acque e sale le montagne. E’ quello delle Galee per Montes, l’impresa straordinaria compiuta nel 1439 dalla Serenissima, Repubblica di Venezia, che trasportò per terra – dalle acque dell’Adige fino al Garda – una flotta di imbarcazioni da guerra per contrastare le truppe milanesi. Un’impresa ingegneristica e logistica che oggi sembra leggenda, ma che parla di un Veneto da sempre abituato a pensare in grande, sfidando limiti naturali e disegnando rotte impossibili.
Malcesine, perla orientale del Garda, è uno dei punti ideali da cui partire per riscoprire questo percorso straordinario che unisce simbolicamente il lago alla laguna. Camminando per i vicoli del borgo, salendo al Castello Scaligero e osservando l’orizzonte verso sud-est, si può immaginare quel viaggio straordinario: le galee issate su rulli di legno, trainate da buoi e uomini, attraverso le valli trentine e veronesi, fino a raggiungere le acque del lago.
Da qui, possiamo immaginare – o compiere davvero – un itinerario fatto di tappe che raccontano il cuore del Veneto. La prima sosta è Rivoli Veronese, dove si trova il famoso Forte Rivoli (o Forte Wohlgemuth), poco distante dal punto in cui le navi furono calate dall’Adige. Da lì si entra nella valle dell’Adige attraversando Dolcè, Peri, Ceraino, territori incastonati tra pareti rocciose e vigneti: terre di vino, di storia, di paesaggi dimenticati.
Proseguendo si arriva a Verona, città d’arte attraversata dall’Adige e profondamente segnata dalla dominazione veneziana. Le arche scaligere, le porte rinascimentali, il Castelvecchio: tutto parla di un legame forte con Venezia, di una bellezza che unisce architettura e ingegno.
Da Verona si può proseguire verso est, toccando borghi e paesi dove la civiltà veneziana ha lasciato impronte profonde. A Soave, ad esempio, dove il vino e le mura medievali raccontano storie di mercanti e soldati. A Montagnana, gioiello fortificato, sembra uscito da un dipinto antico, fino a Cittadella e Castelfranco Veneto, dove l’anima della Serenissima si mescola con quella padana.
E infine, l’ultima meta: Venezia. Qui l’acqua è tutto: inizio e fine del viaggio, spirito e sostanza. E’ da qui che le galee salparono, ed è qua che idealmente si ritorna, dopo aver attraversato un Veneto interno, spesso poco conosciuto ma pieno di meraviglie. Un Veneto dove le montagne e i fiumi hanno fatto vie di comunicazione, dove l’ingegno ha superato i limiti della geografia, e dove l’identità è sempre stata fluida come l’acqua che tutto connette