L’Italia che unisce neve, sogni e passioni
Nel 2026 l’Italia diventerà di nuovo protagonista di un evento che promette di lasciare il segno, con atleti da tutto il mondo, appartenenti a 206 delegazioni: parliamo delle Olimpiadi Invernali. Milano e Cortina uniranno le loro forze per ospitare un evento, che non sarà solo sport, ma un vero e proprio racconto di emozioni, storie condivise e paesaggi. Da un lato la fantasia creativa e moderna di Milano, dall’altra la bellezza senza tempo delle Dolomiti.
Due mondi diversi, uniti dalla visione comune di trasformare i Giochi in un’esperienza indimenticabile.
Ma nel quadro Olimpico ci saranno anche le montagne della Valtellina, i ghiacci dell’Alto Adige, le piste trentine, e località come Livigno, Anterselva, Bormio, Baselga di Piné e la Val di Fiemme. Saranno infatti pronte ad accogliere atleti e spettatori, mostrando il lato più autentico e spettacolare dell’Italia alpina. Ogni gara sarà un’occasione per vivere un’atmosfera unica, tra neve, applausi, silenzi carichi di tensione, e traguardi inseguiti con gli sforzi di una vita intera.
Milano-Cortina 2026 sarà un’esperienza che guarda avanti: non ci sarà spreco ma valorizzazione. La maggior parte degli impianti sarà riutilizzata, adattata , rinnovata. Un modo intelligente per rispettare l’ambiente e lasciare qualcosa di concreto ai territori.
Non solo sport quindi, ma anche infrastrutture, mobilità e servizi, che miglioreranno la vita di chi vive in montagna, anche dopo la fine dei Giochi.
Sarà difficile restare indifferenti. Ci saranno oltre 3.500 atleti, provenienti da 93 paesi, pronti a sfidarsi in 16 giorni di gare. Ci sarà l’adrenalina pura dello sci alpino, con discese vertiginose e curve da brivido, la tecnica elegante dello sci di fondo e del pattinaggio artistico, la potenza dell’hockey su ghiaccio, la precisione del biathlon, l’equilibrio del salto con gli sci, la velocità dello short track, la creatività dello snowboard freestyle, e la determinazione del bob, dello skeleton e della slitta. Ogni gara avrà il suo momento, fatto di allenamenti infiniti, sacrifici e sogni, che si concentreranno in pochi, intensissimi secondi.
E quando la fiamma olimpica si spegnerà, il testimone passerà alle Paralimpiadi invernali. A marzo, atleti straordinari mostreranno come il coraggio e la determinazione possano superare qualsiasi limite. Sarà un inno all’inclusione e alla resilienza
Verona sarà il punto d’incontro tra la fine e l’inizio, il luogo in cui si saluteranno le Olimpiadi e si accoglieranno le Paralimpiadi. L’Arena, con le sue pietre millenarie illuminate dalla sera, diventerà palcoscenico per la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici, un arrivederci emozionante a giorni di gare e imprese memorabili. Pochi giorni dopo, lo stesso Anfiteatro, aprirà le sue porte, per dare il benvenuto agli atleti paralimpici, accogliendo la Fiamma dopo un lungo viaggio in tutta italia. Sarà un passaggio di testimone che unisce tradizione e inclusione, con un’Arena pronta a trasformarsi in un simbolo di sport.
E poi c’è tutto quello che sta attorno, Milano-Cortina 2026 sarà anche cultura, enogastronomia e tradizioni. Chi verrà a seguire le gare potrà scoprire l’anima dei nostri territori, tra rifugi caldi, piatti tipici, borghi innevati e accoglienza sincera. E chi seguirà tutto da casa, si sentirà comunque parte di una grande avventura collettiva.
Il conto alla rovescia è iniziato, tra meno di due anni, l’Italia sarà al centro della scena, pronta ad accogliere il mondo con il suo calore, bellezza e passione. Milano-Cortina 2026 non sarà solo Giochi, ma un’occasione per vivere un qualcosa di grande insieme, riscoprendo quanto sia forte il potere di sognare in grande.